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CASTELNOVETTO - Sembra marzo ma è ottobre e la situazione rimane la stessa: Italia semichiusa e campionati dilettantistici in Lombardia fermi almeno fino al 6 novembre, in attesa di nuove ordinanze. A queste tennistiche norme non è scampato nemmeno il Castelnovetto, novello della Prima categoria e indiscusso protagonista della Seconda dello scorso anno. I biancoazzurri, a dir la verità, non hanno fatto la migliore delle partenze e gli zero punti nelle prime tre gare ne confermano il trend. Nonostante questo, l’undici di mister Ruzzoli ha sempre dimostrato di tenere alla causa e buone risposte sono arrivate dal derby con il Gambolò. “Siamo dispiaciuti di questo arresto soprattutto per il grande impegno che abbiamo messo nel rispettare le regole imposte dai comitati. – lamenta Riccardo Scafidi (nella foto), vicepresidente del Castelnovetto – Da parte nostra c’è stata la massima disponibilità nel garantire più tranquillità possibile ai giocatori e all’ambiente. Avrei preferito una linea più chiara: o non si parte direttamente o, in caso contrario, si procede con qualche restrizione in più così da aumentare la sicurezza. I sentimenti che prevalgono sono rabbia e, come già detto, dispiacere. Ora possiamo solo aspettare novità e magari qualche buona notizia”. Come prevedibile, è lo sconforto a prevalere nelle dichiarazioni della maggior parte degli addetti ai lavori. Tanti talenti di provincia sono stati lasciati al loro destino, senza i chiarimenti necessari per affrontare una situazione di questo calibro. Difficile anche che le prossime settimane portino consiglio ai piani alti e l’aria che tira è tutt’altro che positiva.Mattia Spita